Posizionamento nei motori di ricerca
Con il termine ottimizzazione o search engine optimization, spesso abbreviato con l'acronimo SEO, si indica l'insieme di attività svolte per migliorare il posizionamento di una pagina web nelle SERP, i risultati forniti da un motore di ricerca.
Le attività di ottimizzazione di un sito Web vengono espletate su tutti gli elementi che lo compongono: dall'URL al layout, dalla grafica ai tag, dai contenuti ai link e altre tecnologie di interazione.
Nei siti di grandi dimensioni o fortemente complessi, la figura del SEO resta a stretto contatto con il team di lavoro in quando necessita a seconda degli elementi trattati, di specifiche professionalità che ben difficilmente possono ricadere in una singola persona.
I primi motori di ricerca facevano riferimento alle keyword ("parole chiave") inserite dagli stessi creatori di siti web all'interno delle loro pagine, attraverso i tag META.
In un mondo ideale questo approccio sarebbe stato abbastanza funzionale, ma ben presto i siti più smaliziati cominciarono ad inserire nelle loro pagine decine di parole chiave, rendendo di fatto nulla l'utilità di questo strumento.
Contemporaneamente, i motori di ricerca più in voga in quel periodo come Altavista, iniziarono a vendere le posizioni alte dei loro risultati di ricerca, mischiando, nella presentazione dei risultati, siti rispondenti ai criteri di ricerca con clienti paganti, rispondenti a criteri commerciali.
Questa situazione non proprio limpida preparò il terreno per l'avvento di Google.
Google introdusse un elemento di novità nell'approccio al problema dell'indicizzazione del web; il PageRank, algoritmo di valutazione della rilevanza di una pagina basato su concetti inizialmnete matematici (poi anche semantici) che l'inventore di Ethernet, Bob Metcalfe, sintetizzò con il termine network effect: una rete è tanto più utile quanto più elevato è il numero dei suoi utenti.
Google indicizzo' le pagine basandosi sui loro contenuti e sui link che puntavano ad esse.
Di conseguenza, anche i principali motori di ricerca moderni hanno iniziato ad impiegare tecniche di indicizzazione più raffinate per produrre risultati di maggiore qualità.
Per quanto riguarda il markup, è buona pratica:
Può essere utile confrontarsi con le specifiche WCAG (W3C)per rendere i contenuti meglio "accessibili" anche per i crawler.
Usare invece collegamenti standard inserendo tag <a> con l'attributo href. I browser delle ultime generazioni non avranno problemi a gestire link contenenti sia un indirizzo in href che una chiamata a JavaScript in un gestore di evento onClick: se quest'ultima è ritenuta indispensabile, è possibile inserirla ed essa verrà eseguita prima del collegamento vero e proprio. È importante ricordarsi di inserire comunque anche il collegamento tramite l'attributo href, a beneficio di browser non standard, browser accessibili, e crawler.
Alcuni motori di ricerca scaricheranno e indicizzeranno solo la pagina base, con l'indirizzo senza query (non così Google, che indicizzerà l'URL completo.
È anche diffusa l'idea che la loro presenza possa penalizzare il ranking di una pagina. Attuare invece ogni redirezione con una risposta HTTP di redirection (codici 3xx).
È una pratica dannosa che espone al rischio concreto di cancellazione dagli indici dei motori.
Tratto da Wikipedia.
Nel febbraio del 2013 la figura di Search Engine Expert è stata inserita tra le figure professionali del web.
Guide SEO:
Campagna contro la disinformazione SEO:
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Libri
--Andrez 20:39, Ago 2, 2007 (CEST)