Come già detto, l’errore di digitazione raramente riguarda il suffisso del dominio. Quindi registrare o rilevare domini con nomi di siti famosi ma suffissi esotici o meno conosciuti è di norma poco produttivo (ad esempio è difficile che un utente digiti www.corriere.biz in vece che www.corriere.it ).

Gli unici casi in cui la tecnica può produrre risultati utili sono:

•  il dominio principale utilizza un suffisso non di primo piano, ad esempio .net. In questo caso ci saranno visite spontanee sull’equivalente .com e .it, che sono i suffissi più noti al navigatore medio;

•  il dominio principale è riferito ad un sito estero con sezioni anche in italiano, utilizzato anche da italiani, su suffisso .com e il .it non è stato registrato dall’azienda titolare del .com. In questo caso saranno molte le visite di utenti italiani che, cercando di raggiungere il sito corretto, digiteranno il nome corretto seguito da .it invece che da .com. Anche qui si suggerisce una attenta valutazione dei rischi giuridici che tale mossa può comportare (in merito leggete il regolamento su www.nic.it ).

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